Spleen di Charles Baudelaire

La solitudine

Quando il cielo basso e greve pesa, come un coperchio
Sullo spirito che geme in preda ai lunghi tedii
E, dell’orizzonte abbracciando tutto il cerchio,
ci versa una luce nera più triste delle notti;

quando la terra è mutata in un’umida segreta
dove la Speranza, come un pipistrello,
va battendo i muri con l’ala timorosa
e picchiando la testa contro marci soffitti;

quando la pioggia sciorinando le sue immense strisce
imita le sbarre d’una vasta prigione,
e un popolo muto di infami ragni
viene a tendere le sue reti in fondo ai nostri cervelli,

campane a un tratto balzano su con furia
e lanciano verso il cielo un terribile urlo,
come spiriti erranti e senza patria
che si mettano a gemere ostinatamente.

E lunghi carri funebri, senza tamburi né musica,
sfilano lenti nell’anima mia; la Speranza,
vinta, piange, e l’Angoscia atroce, dispotica,
sul mio cranio chino pianta il suo nero vessillo.

(Traduzione tratta da pensieri di Pasquale de Falco)

Informazioni su enrico 8 Articoli
Sono del 1966, fotografo per passione, musicista per vocazione , e cuoco per professione. La lista delle cose da aggiungere sarebbe troppo lunga, piano piano... piano piano...

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